26 Apr Umanomalie | Andrea Ferrato
1
Liberare, liberare e ripetere.
Ripetere per lo stupore di essere dello stesso sapore dell’aria.
In quel momento, in quello stesso momento in cui non c’è più l’esigenza.
Dietro le virgole dei suoni, esplodi, nessuno ti sentirà mai.
Nessuno vedrà volare i tuoi frammenti, nessuno li vedrà ricadere.
Ricomporsi leggeri, più leggeri.
2
Ogni volta che mi passerai attraverso.
Lì, a richiudere le porte, tenendo forte le maniglie, con l’attenzione di non sentire il rumore sullo stipite per non distrarti .
Lasciarti osservare tutti i dettagli.
Scorrere le dita sulla polvere come il tragitto implacabile di una lacrima.
Pesante come tutta la sua irresponsabile leggerezza.
3
Sarebbe bastato alitare sulle difficoltà, scaldarle appena.
Farle sentire a casa.
Sarebbe bastato il tepore delle mani, un peso leggero.
Le attese sarebbero diventate piccole sorprese, belle anche da non svelare.
Il coraggio è svegliarsi la mattina senza il bisogno di avere paura.