19 Gen Nel dettaglio | Ale Di Gangi
A forza di stare chiusi in spazi ristretti, finisce che l’occhio inizia ad andare più a fondo nelle cose.
Può ad esempio capitare che quella che è sempre stata solo una semplice parete bianca riveli pian piano irregolarità, segrete rugosità, fino ad arrivare alle minuscole ombre create dalle tracce della singola setola.
È come uno stato di trance, mai provato prima fino a questo livello, in cui ogni momento di noia meditabonda può inaspettatamente corrispondere una improvvisa esplosione di trame e superfici in cui minuscoli mondi si aprono vorticosi, rivelando luci e ombre di universi pieni di alternative e segreti e filosofie e fenomeni.
La realtà è una droga, ormai.