Stare nel bel mezzo di una tempesta è come essere in uno stato di ebrezza,
come essere follemente innamorato,
come piangere disperatamente,
come non volere più,
come sussurrare a fil di labbra tutto l’amore che uno ha dentro,
come cantare a più non posso,
come correre,
come se tutto potesse finire,
come stare sull’orlo di un burrone prima di buttarsi,
come non poterne più nulla di nulla,
è il vortice che ti risucchia,
è il ventre di una partoriente che ti espelle,
è sentirsi infinitamente bene e allo stesso tempo infinitamente male…

Si tratta di uno sconvolgimento che getta tutti in uno stato di separazione dal mondo,
gettando le esistenze in uno spazio simile alla pagina bianca di un libro.

Fig. 1: La Tempesta
Fig. 2: Al Mare
Fig. 3: E – State

Valiko