31 Mag Non accade mai prima | Andrea Ferrato
Due parentesi, dove metterci ciò che può tirare un sospiro più lungo, un passo più lento, una piega del viso meno profonda.
Quelli che corrono qui hanno la velocità pacata e l’abbigliamento arrangiato, sorridono tra loro e parlano come nell’autobus, solo con il fiato un po’ più corto.
Quelli che corrono davvero hanno tessuti aderenti e non vengono in questo parco.
Se sono qua sono solo di passaggio, sorvolano la ghiaia, il loro piano di volo non prevede i profumi dei germogli e le tartarughe che sbirciano dall’acqua.
Alzò la testa dal libro, l’ondeggio in sincrono con le fronde dell’albero, evitò il sole negli occhi.
Da quel momento avrebbe smesso di accontentarsi e avrebbe smesso di moderarsi, di farsi trovare adeguata a volumi adatti ad un ascolto allargato.
Avrebbe esagerato, si, avrebbe esagerato.
Con gli abbracci, con i sorrisi, con le parole tonde ed accoglienti, con i gesti aperti e la luce negli sguardi.
Non accontentarsi più di non esagerare di essere, non accontentarsi.