22 Mar Un disperato bisogno di senso | Andrea Ferrato
Difficile non intenerirsi di fronte agli elaboratori del nulla.
Troppo intelligenti per franare con il loro mondo che sta franando e quindi lo riabilitano con parabole di morale, gli costruiscono generosi puntelli, decorati con parole che avresti voluto dire tu.
Improvvisamente, ciò che è palesemente una cosa, vorrebbe diventare qualcos’altro.
Qualcuno ha scarabocchiato su un foglietto il fatto che ciò che ci circonda è composto solo per un 20% di realtà, il restante 80% è rielaborazione.
Ci siamo specializzati nella creazione di mondi paralleli e quel virtuale di cui vogliamo la pelle è molto più concreto del quotidiano prêt-à-porter su cui ci adagiamo ogni giorno.
Mentre le cose cambiano più velocemente di come preferiremmo, c’è questo grande ventilatore che ci scompiglia le idee e, invece di arretrare di due passi per goderselo meglio, siamo lì davanti impegnati a fermare i cappelli e le forme dei vestiti.