04 Lug Se sei solo, sei tutto tu | Matteo Lion
Cosa significa avere una sorella?
È la tua gemella e il tuo opposto.
È la tua compagna fedele e la tua concorrente.
È la tua migliore amica e la più grande stronza del mondo.
È tutto ciò che desideri che sia e tutto ciò che desidereresti che non fosse.
È contraddittorio, ma reale.
Ma, per sopravvivere alla realtà, è davvero necessario coltivare idee contraddittorie; accettare la verità di due cose che si contraddicono a vicenda.
Tutto questo incipit per parlarvi di un disco che ha davvero amato negli ultimi mesi: “Brazil” di JFDR, che è esso stesso contraddittorio.
JFDR è il progetto solista della giovanissima Jófríður Ákadóttir, una delle due sorelline islandesi del gruppo Pascal Pinon.
Non è la prima volta che la ragazza sente il bisogno di fare altro rispetto alla band indie-folk che porta avanti con la sorella.
Ci aveva provato con il progetto elettro-techno-pop, Samaris.
Due album molto belli e tour in giro per l’Europa.
La stessa conterranea Bjork in un intervista al Gurdian aveva ammesso di essere stata “ossessionata” dalla loro musica.
Ma era pur sempre parte di una band.
Solo con questo disco, porta avanti un progetto solo suo anche se nascosta dietro allo pseudonimo JFDR.
Il titolo contraddice il contenuto, visto che non troverete nessuna bossa nova brasiliana ma piuttosto puro distillato di stile islandese.
Lei sostiene che ha composto il disco in un momento in cui stava per lasciare l’isola natale e ha pensato di intitolarlo “Brazil” perché era il luogo più lontano da poter immaginare.
E alla fine i due paesi così lontani diventano la stessa cosa.
Ma in fondo tutto al mondo è talmente ciclico che le partenze alla fine diventano degli arrivi.
Quando le persone nascono, muoiono anche.
Quando qualcosa comincia, finisce.
Questo vale anche per i veri sentimenti; che poi scompaiono.
È tutto una parte di un ciclo. Devi solo continuare e aspettare, il sole torna sempre. Come la pioggia.
E paradossalmente “Brazil”, registrato lontano dalla sorella, sembra essere il miglior disco delle Pascal Pinon. Pur non essendo (propriamente) un disco delle Pascal Pinon.
Contraddittorio, no?
Ma anche loro stesse non sembrano prendere queste denominazioni troppo sul serio.
Infatti il marzo scorso al Circolo Mame di Padova doveva esserci l’unica data italiana delle Pascal Pinon, dove però si è presentata solo Jófríður che ha presentato in anteprima “Brazil”.
Vi invito a scoprire le sonorità di “Brazil” in questi video:
White Sun
Airborne
Instant Patience
Wires
Destiny is upon us