28 Giu Storia relativamente divertente dal mondo reale | Andrea Ferrato
Uno dei parametri da utilizzare per comprendere lo scollamento di questo paese dalla realtà, oltre alla politica ovviamente, è la connessione ad internet.
Ormai dovrebbe essere come il codice fiscale: ce l’hai, non l’hai mai chiesto, lo usi quando ti serve.
Ma il libero mercato esige la presenza degli OPERATORI con le loro pubblicità felici che parlano non si sa a chi e le offerte imperdibili ricche di asterischi.
Devo essere sincero: non ho la minima voglia di mettermi ad approfondire tutti i doppi fondi di quelle proposte vantaggiose, principalmente per gli OPERATORI, ma, come molti, ho il classico amico “smanettone” (santo subito).
La caratteristica principale dell’amico “smanettone” è che vede queste cose, per te noiosissime, come una sfida da vincere senza risparmiarsi.
E tu ti senti in una botte di ferro.
Dopo l’ennesima telefonata del call center di Wind-Infostrada ho deciso di ascoltare il poveretto che tentava di raccontarmi tutto della nuova incredibile offerta imperdibile.
Aveva trovato un soggetto facile, stavo pensando ad una connessione più veloce anche se non mi interessava nulla di stratosferico e comunque qualcosa di economico.
20 Mb assicurati. Interessante, mi potrebbero bastare per il momento, ma “fino a” o assicurati?
Ben 5 telefonate in cui ho chiesto come un investigatore delle serie poliziesche quale delle due possibilità mi stavano prospettando; 5 telefonate in cui grandi elogi alla loro tecnologia che non è “fino a” ma è assicurata, compresa l’interminabile telefonata con il superiore del poveretto.
Va bene, mi avete convinto, faccio tutto da solo, e siano 20 Mb assicurati.
Avete già capito.
Alla prima telefonata al servizio tecnico la conferma che la mia linea non supererà mai i 7 Mb scarsi, peggio di quello che avevo prima; per capirci Skype diventa quasi inutilizzabile e lo uso quotidianamente.
Da bravo pollo spennato comincio a starnazzare infuriato su Twitter e arrivano subito le risposte tattiche di Wind-Infostrada che ovviamente non possono portare a soluzione.
In più arriva anche la telefonata di una inviperita operatrice che mi tratta come un idiota ripetendo che è ovvio che sia “fino a” e che non dipende da loro se il venditore disonesto mi ha raccontato la bufala…
Nel frattempo lo zio del mare ultra sessantenne si è comprato lo smartphone di ultima generazione e si è fatto installare una connessione veloce TIM.
Quando sono da quelle parti mi collego alla sua rete e stavolta i file di immagini in alta risoluzione, che mi arrivano per lavoro, scivolano nel mio Mac ad un ritmo commovente.
Al ritorno a casa scatta l’operazione passaggio a Tim ma stavolta con l’opzione amico “smanettone” che nell’arco di un quarto d’ora ha fatto tutto; un piacevole senso di serenità.
La mattina successiva mi chiama TIM per dirmi che non è possibile procedere: con l’offerta scelta non è possibile la portabilità del numero (inserito ovviamente nel loro sistema sia per verificare la copertura sia per il contratto) quindi dovrei prendere un numero nuovo e l’offerta costa il doppio.
Molte scuse, “ma sa non dipende da me”, annullano il contratto, mi propone di farmi chiamare da un servizio addetto a trovare un nuovo operatore in queste situazioni; ringrazio e rifiuto la proposta come se mi avessero offerto una vacanza a Chernobyl.
Come chiudo con la gentile signorina iniziano le telefonate a raffica dei più improbabili operatori. Gentile e simpatica.
Ormai la connessione veloce era diventata una sfida, la volevo.
Controllo il sito di Vodafone, operatore precedentemente scartato in quanto non ho la fibra cablata in casa, elemento che sembrava imprescindibile, anche gli amici “smanettoni” a volte sbagliano ma per fortuna davvero di rado.
Come per magia, mentre consulto il sito, mi chiama proprio Vodafone.
Anche per questo call center un soggetto facile: avevo già deciso di procedere ed infatti procediamo; una prima registrazione dei dati e poi in attesa per il contratto telefonico.
Nel frattempo decido di chiedere un’informazione ulteriore sull’offerta, il classico scrupolo, e mi faccio chiamare.
Mi rispondono proponendomi la stessa soluzione ma ad un prezzo più basso perché loro “sono il canale web”.
Inizia un’ora infernale: sul fisso chiamate in continuazione del call center 1 che vuole chiudere il contratto, sul cellulare “il canale web” che mi vuole spiegare tutto, ad un certo punto ho il portatile in un orecchio e il cellulare nell’altro con le due tipe dei due diversi call center che dicono peste e corna dell’altro per farmi protendere verso la loro soluzione.
La stessa identica soluzione ad un prezzo più basso: voglio capire e parlo con “il canale web”.
La gentile signorina del “canale web” mi fa scorrere con lei tutte le pieghe dell’offerta sul sito, comprese cose che non avevo proprio capito, mi fa vedere che sul web per quella giornata c’era quel tipo di prezzo e che lei aveva anche un gettone per eliminare anche i costi di attivazione: tutte le fortune…
Procediamo.
Mancava solo la telefonata del controllo qualità per confermare offerta e dati. La telefonata arriva e magicamente l’offerta non è la stessa, tutti i vantaggi sono scomparsi, ovviamente non procedo.
Cerco un contatto, chiamo tutti i numeri disponibili senza alcun risultato, nessuno sa nulla e anzi qualcuno è anche abbastanza infastidito perché non lo riguarda.
Gioco il jolly: l’amico “smanettone” trova il numero della pratica che non mi avevano ancora mandato per email (non so come faccia, ma so che lo fa), nella pagina web di verifica non corrisponde, va bene, aspettiamo.
La mattina dopo mi chiama Wind-Infostrada per la migrazione della linea, si ostinano a farmi ascoltare la loro proposta vantaggiosa che sorvolo e poi mi dicono che stanno per migrare la linea verso TIM… TIM???
Chiamo il 187, spiego la cosa, non trovano nulla poi alla fine viene fuori qualcosa et voilà: l’offerta in realtà non era stata annullata ed era lì, pronta per essere conclusa.
Chiedo all’operatrice di annullare definitivamente tutto, lei mi dice che lo farà ma per essere sicuri che la cosa vada a buon fine devo mandare un FAX… Un FAX… (un FAX…).
Come atto consolatorio e scaramantico provo ad inserire il numero della pratica Vodafone nella pagina web di verifica e si! C’è! E sembra anche con le caratteristiche proposte dal “canale web”. Chissà cosa succederà ora.
Ci arriveremo a capire che internet non è come un’automobile o un televisore nuovo?
Quando rinascerò vorrei avere una casella email ufficiale per tutte le pratiche varie e una connessione ad internet veloce di serie.
Grazie.
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