03 Feb Se non sei nato al mare | Andrea Ferrato
Il mare te lo aspetti sempre sinuoso, con qualche onda ogni tanto, che ricordi all’orecchio le storie delle canzoni.
L’odore non ti penetra nella memoria profumandoti le immagini di giornate senza fine, mai pensate come vacanze.
Non ti accorgi della sua aria che ti abbraccia anche quando non lo vedi o quando il vento forte è fastidioso ed è meglio rientrare.
Il tempo dei baci del ritorno e poi subito sul motorino, ad una velocità calma come l’aria del sabato di luglio; il parcheggio frettoloso e la discesa tra i cespugli aromatici e le ultime fioriture.
Laura arrivava sempre improvvisa come un temporale estivo e come questo, incurante dei piani di chiunque, riprogrammava la tua giornata.
Il mare l’accoglieva come se non fosse mai andata via.
Le sue braccia uscivano dall’acqua composte ed efficaci e la osservavi con uno sguardo a metà tra il piacere condiviso ed un senso naturale di protezione.
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