01 Apr Pensiero/Colore 001 | Pretolani/Marinozzi
Per voce sola
Come costruire qualcosa di incalcolabile? – G. Bataille
Un uomo nel silenzio, lo sguardo basso, cammina a passi lenti verso l’oracolo. Questa è l’unica cosa che sa. Per tutto il resto è disorientato.
Da oltre un anno la sua vita è sospesa, domande comprese. Non sa cosa chiedersi, non sa cosa chiedere all’oracolo. Chiude gli occhi, chiuso nel respiro. Momento per momento, sente di essere qui. Ogni tanto la sua mente vaga, chissà dove, non importa, torna al respiro. All’improvviso qualcosa accade. Nella sua mente affiora un ritornello. Una sequenza di parole.
A mani nude, solo, l’uomo oltrepassa la soglia: ora è ai piedi della Dea. Eccola apparire, in tutta la potenza del suono della voce incantatrice, l’eco ancestrale di una magia senza tempo. Di fronte lui, umano, sul ciglio dell’Apocalisse. Inerme, in bocca il timbro esile di una voce.
L’unica cosa che è: voce. E sirene.
La radice
La radice, una sensazione interiore di luce che entra in questo ambiente di porte aperte.
Le aperture di porte e finestre sono il mio mondo.