27 Lug Kit di sopravvivenza per l’estate 2020 | Alberto Guizzardi
La pandemia ci ha mostrato il meglio e il peggio dell’animo umano.
In un primo momento tutti coesi e poi di nuovo come prima, odio verso qualcuno, accuse, delazioni eccetera.
L’uomo di fronte ad un evento imponderabile cerca di metabolizzarlo poi si adegua e deve trovare colpevoli, nemici, vittime sacrificali.
A questo riguardo consiglio la visione del magnifico film di Luis Buñuel, “L’angelo sterminatore“
In una villa un gruppo di persone alto borghesi si riunisce per una cena.
Alla fine della cena senza alcun motivo gli ospiti non se ne vogliono andare, fino ad accorgersi che non se ne possono andare, qualcosa lì blocca.
In un primo momento lo prendono come un gioco, ma poi iniziano a scontrarsi, offendersi, accusarsi di essere la causa di quello che sta succedendo.
I più forti e cinici se la caveranno, i più deboli soccomberanno.
Se l’animo surrealista di Buñuel se la prendeva con la parte peggiore della borghesia è facile fare parallelismi con l’attuale società trasformata in società borghese di massa già oggetto di un mio precedente post.
Lascio a chi lo vedrà riconoscere nei personaggi di ieri quelli di oggi, ma mi piace ricordare almeno il dottore a cui tutti chiedono consiglio che, preso dall’assurdità del momento, inizia a dare pareri e prognosi senza capo né coda.
Un piccolo gioiello da recuperare per specchiarsi e ragionare su di noi e sul nostro tempo.
Consiglio di vedere il film nella versione integrale dove sono presenti parti tagliate dalla originale versione italiana che fanno riferimento a tematiche religiose e sessuali, troppi esplicite per la censura bacchettona degli anni sessanta.
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