07 Mag Game, set, match | Alberto Guizzardi
La pallina rimbalza da una parte all’altra del campo in maniera ossessiva, quasi fossimo all’interno di videogame.
La musica di Trent Reznor & Atticus Ross sensuale e forsennata avvolge le scene e le ammanta di significati nuovi e inaspettati.
La regia di Guadagnino fa recitare i corpi degli attori, gli oggetti, i rumori con rara maestria.
“Challengers” è una lectio magistralis sul cinema, sulla sua capacità di intrattenere, trasformando un opera commerciale in un film d’autore (o viceversa?).
Della relazione tra Tashi , Art e Patrick ci interessa la storia? La trama? La sottotrama?
Esiste un sottotesto omoerotico nel rapporto di amicizia fraterno di Art e Patrick?
Ognuno a suo piacimento vedrà quel che più gli aggrada ma già che un film ponga tutte queste domande è già un segno distintivo per elevarlo ad opera di eccelsa qualità.
Il tennis è visto come una lotta contro gli avversari fuori e dentro di noi, per Tashi è il credo, per Art la sudditanza, per Patrick la ribellione.
Le tre anime si scontreranno in una match finale dove la posta in palio sarà la sconfitta di un avversario che nel corso del match si trasfigurerà fino a diventare altro.
Game, set, match.