13 Lug Distesi d’estasi, d’estate | Mirco Denicolò
Certi giorni l’orizzonte era sporco con delle macchie nere che ricordavano l’olio dei motori.
Quando tirava il vento il mare era di un unico colore e allora diventava difficile capire le distanze.
A me piaceva quando c’era troppa luce e il confine era solo una linea, e anche noi eravamo solo delle linee.
Era bello pure quando l’acqua diventava rossa, sembrava di andare a bagnarsi nel bitter Campari.
Poi sono cambiati i governi ed il calendario, ora i mari sono una cosa blu, sempre blu, che ricorda i blu delle stampe giapponesi.
L’orizzonte no, quello sorprende, adesso ha la forma di una collina, una volta era piatto.