06 Set Diario Veneziano 05/09/18 | Alberto Guizzardi
Ogni anno il Daily di Ciak riporta i voti di critici e pubblico col metodo delle stelle, minimo uno massimo 5.
Tenendo pur presente che per pubblico si parla comunque di lettori selezionati dalla rivista, capita a volte che la forbice tra i due giudizi sia molto ampia.
Quest’anno è toccato a”Opera senza autore” del regista tedesco Florian Henckel von Donnerssmarck.
Reduce da un film strepitoso 12 anni fa intitolato “La vita degli altri” e dal successivo flop americano “The tourist”, ritorna a parlare del suo paese dagli anni 30 agli anni 60 dell’esplosione delle avanguardie artistiche.
E all’interno frulla una storia d’amore condita di nazismo, comunismo, eugenetica e arte, soprattutto arte.
Pur impostato come un felluiton il film non scade mai nel melodrammatico e ammetto che le tre ore di durata sono volate via.
Il regista ha una forte capacità di messa in scena grazie alla scelta azzeccata degli interpreti molto in parte, soprattutto il protagonista Tom Schilling convincente nel ruolo dell’artista che che si pone domande sulla creazione artistica e sui suoi limiti.
Ha diritto a stare in un concorso a in festival? Sicuramente si.
Vincerà? Sicuramente no.