02 Nov Prigioni | Mirco Denicolò
Sul fondo dei pozzi c’è una città.
La attraverso, senza la fatica del cammino ma con la certezza del peso del mio corpo.
La città è fatta di grandi spazi che sembrano piazze con pochi enormi edifici verticali.
Costruzioni isolate, incomprensibili, grandi come tribunali, con poche porte sempre aperte, poche finestre.
Roba imperfetta, modellata dalla luce (insufficiente, sempre lontana) e dalle ombre (profonde, dense, minerali).
Visti da lontano sembrano fatti di legno e gesso, come i fondali di un teatro.
Forse sono delle stazioni, luoghi di sosta, forse sono delle carceri, vuote.
Quando finisce la città mi aspetta una casa costruita su una barca, la sua navigazione è verso la porta di uscita, si sa.