26 Ott Esperienze a parte | Andrea Ferrato
Le persone che passano davanti al tavolo, quelle che camminano oltre il vetro, lungo la strada, quelle frettolose sull’altro lato della strada.
E immaginò di avere quei superpoteri per poter guardare attraverso i muri e vedere altri strati di persone, tutte comunque ignare o disinteressate a quelle degli strati precedenti.
Tutte disinteressate al suo sguardo in cerca di un punto di atterraggio, dove fermare quella caduta libera fatta di troppe cose, tutte a disposizione, carta di credito permettendo.
Tutto in un formato facilmente fruibile, giusto il gesto di aprire la confezione, agevolato da indicazioni chiare, nemiche di ogni possibile fraintendimento.
Ma lo sguardo aveva preso il volo e forse quella era l’esperienza, non quelle commerciate per riempire i nostri vuoti pieni di superfici lisce, fatti di airbag sempre aperti, in modo da non sentire mai il contatto, per non arrivare mai al contatto.
“Stiamo chiudendo” fu un atterraggio brusco, come quello che fanno ogni volta gli aerei, ai quali perdoniamo sempre tutto.